La fuga da Sobibór fu un'importante rivolta di prigionieri nel campo di sterminio nazista di Sobibór, avvenuta il 14 ottobre 1943. Fu una delle poche rivolte riuscite in un campo di sterminio nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
Antefatti:
Il campo di sterminio di Sobibór, situato nella Polonia occupata, era stato costruito nel marzo 1942 con l'unico scopo di sterminare gli ebrei nell'ambito dell'Operazione Reinhard. Le condizioni di vita nel campo erano disumane e la brutalità delle guardie delle SS e dei Trawniki (collaboratori ucraini) era estrema. I prigionieri venivano sistematicamente privati di ogni dignità e speranza.
La Pianificazione:
La pianificazione della rivolta fu guidata da due figure chiave: Leon%20Felhendler, leader del comitato clandestino di prigionieri, e Alexander%20Pechersky, un ufficiale ebreo dell'Armata Rossa sovietica catturato dai tedeschi e deportato a Sobibór. Pechersky assunse il comando militare dell'operazione. Il piano prevedeva di uccidere silenziosamente le SS e le guardie Trawniki a una a una, impadronirsi delle armi e poi fuggire in massa dal campo.
L'Esecuzione:
Il 14 ottobre, il piano fu messo in atto. Gruppi di prigionieri, sotto la guida dei leader della rivolta, attirarono i membri delle SS in diverse aree del campo con pretesti vari e li uccisero con asce, coltelli e altri strumenti. Dopo aver eliminato un certo numero di SS, la rivolta divenne palese. Pechersky diede l'ordine di formare una colonna e di dirigersi verso la porta principale.
La Fuga:
La fuga fu caotica e sanguinosa. Le guardie rimanenti aprirono il fuoco sui prigionieri in fuga e le mine antiuomo piantate attorno al campo causarono numerose vittime. Nonostante ciò, circa 300 prigionieri riuscirono a fuggire.
Le Conseguenze:
Dei circa 300 prigionieri che fuggirono da Sobibór, solo circa 50-70 sopravvissero alla guerra. Molti furono uccisi dai tedeschi e dai collaboratori durante la caccia all'uomo che seguì la fuga, mentre altri morirono a causa della fame, del freddo e delle malattie. La fuga portò alla chiusura del campo di Sobibór, che fu poi smantellato e il terreno livellato nel tentativo di cancellare ogni traccia del suo orrore.
Significato:
La fuga%20da%20Sobibór è un potente esempio di resistenza e coraggio in condizioni estreme. Dimostrò che, anche nelle circostanze più disperate, la speranza e la determinazione possono portare alla lotta per la libertà. La rivolta e la fuga ritardarono le operazioni di sterminio naziste e contribuirono a smascherare la brutalità del regime nazista.
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